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Per nemici naturali si intendono tutti gli organismi che, in natura, vivono a spese dell’organismo considerato, spesso danneggiandolo al punto da impedirne la riproduzione, lo sviluppo o causandone addirittura la morte.
Gli organismi animali (definiti entomofagi) che annoveriamo tra i nemici naturali, si distinguono in predatori e parassitoidi a seconda delle modalità di nutrimento a spese dell’insetto target e del rapporto con esso instaurato. I predatori catturano e uccidono la preda per cibarsene ed hanno generalmente bisogno di più prede in successione per cui l’atto predatorio si ripete, mentre per parassitoidi portano a morte gli ospiti dopo aver completato, a spese di uno solo di essi, il proprio sviluppo preimmaginale.
L’interesse nei confronti degli antagonisti naturali deriva dalla possibilità di utilizzarli nella lotta biologica anche se, nel caso di insetti dannosi per i beni culturali e gli oggetti d’arredo questo tipo di intervento non è proponibile; il controllo biologico richiede tempistiche molto lunghe, non compatibili con le necessità del restauro e, soprattutto, predatori e parassitoidi in grado di esercitare un certo controllo su tali insetti non sarebbero comunque in grado di azzerarne la popolazione come viene richiesto dal valore delle opere attaccate.
Il vero interesse deriva quindi dalla possibilità che i nemici naturali possano risultare in qualche modo fastidiosi per le persone che vivono negli ambienti ove questi insetti sono presenti o che possono venire a contatto con gli oggetti infestati. Tra gli entomofagi più comuni dei tarli del legno, ricordiamo gli acari del genere Pyemotes e gli imenotteri aculeati quali Scleroderma domesticum e brevicorne
I Pyemotes appartengono alla classe degli Acari, hanno un apparato boccale pungente succhiante con il quale attaccano la vittima, le iniettano il veleno che la paralizza e che ne digerisce gradualmente i tessuti e infine succhiano il materiale liquefatto per nutrirsene. Lo sviluppo preimmaginale si completa nel corpo della madre all’interno del quale schiudono le uova e si alimentano gli stadi giovanili. Il comportamento dei Pyemotes nei confronti degli insetti che attaccano si presenta intermedio tra quello dei predatori e quello dei parassitoidi, con aspetti tipici degli uni e degli altri.
Gli Scleroderma, sono invece parassitoidi appartenenti alla classe degli insetti (Imenotteri, Aculeati, Betilidi). Questi insetti, hanno dimensioni molto ridotte e vengono spesso scambiati per formiche essendo privi di ali e di colore scuro. Le femmine di questi imenotteri paralizzano le larve ospiti iniettando, con l’aculeo di cui sono fornite, un secreto velenoso. Successivamente, le utilizzano sia come alimento sia come substrato per l’ovideposizione; esse, infatti, si nutrono a spese della larva attaccata succhiando l’emolinfa che fuoriesce dalle ferite che provocano con le mandibole.